Pensiero del giorno: Gli Archetipi
Si fa tanto parlare degli Archetipi e della loro importanza quali Principi o modelli di Perfezione divina. Poco, tuttavia se ne sa.
Si fa tanto parlare degli Archetipi e della loro importanza quali Principi o modelli di Perfezione divina. Poco, tuttavia se ne sa.
Ognuno deve portare alla luce il Guerriero, il Sacerdote e il Muratore che albergano latenti entro il proprio essere.
Il Guerriero affronta le battaglie della vita e col coraggio le vince.
Il Sacerdote mantiene il contatto col Divino e sacralizza la vita in ogni atto quotidiano.
Il Muratore edifica il tempio del Signore affinché diventi la dimora degli Uomini.
Costruire edifici è forse l’attività più antica e nobile del mondo.
La pratica dell’Innocuità è il toccasana dei rapporti interpersonali. Qualità sussidiaria dell’Amore l’Innocuità consente la perfetta comunicazione tra due o più soggetti e la conseguente comprensione e accettazione dell’oggetto della comunicazione. Non concedendo spazio a fraintendimenti che potrebbero causare offese e rancori da entrambe le parti è, certamente, da sperimentare e conseguire.
Ogni forma ha in sé un insegnamento per trovare la via della liberazione. Riconosciuta la sua imperfezione la curiamo liberandone l'amore imprigionato che la rende imperfetta. Quando riconosciamo la sua imperfezione è perché sappiamo cogliere l'Archetipo di riferimento di cui la forma è un riflesso o una proiezione ancora incompiuta nel piano della manifestazione apparente. Riconoscendo l'Archetipo Divino possiamo trasmutare la forma in modo da renderla compiuta e rispondente ad esso.
Si parla spesso della Rete Eterica come dell'intreccio inestricabile di Vita, Coscienza e Apparenza, senza, tuttavia, comprenderne appieno il significato. È di immediata comprensione utilizzare una similitudine che è anche metafora del sentirsi separati pur essendo Uno.
L’Anima spirituale si ancora entro l’anima incarnata, ovvero, la persona, in due punti che costituiscono l’aspetto Coscienza e l’aspetto Vita. Il primo è individuato nella ghiandola Pineale o epifisi, terminale fisico del chakra della Corona all’interno del cervello; il secondo nella ghiandola del Timo, terminale fisico del chakra del Cuore, collegato all’organo cardiaco.
Eseguire il rituale mentre si emettono 3 OM. Il 1° OM è accompagnato dal 1° movimento, il 2° OM dal 2° movimento e il 3° OM dal 3° movimento delle mani.
Fratellanza è sentire l’altro come fratello, non importa quale misfatto abbia commesso.