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Pensiero del giorno: Volontà personale e Volontà animica

Non v’è dubbio che la volontà sia indispensabile per dare direzione alla propria vita; tuttavia, occorre distinguere tra due volontà: quella personale e quella animica.

Vi è molta differenza tra le due, poiché vanno in senso opposto. La volontà personale mira a potenziare la personalità individuale, mentre la Volontà dell’Anima, pur essendo l’Anima identificata nell’individuo, tende verso il Bene collettivo. Queste due direzioni sono difficilmente conciliabili, dato il segno contrario. Dal punto di vista dello sviluppo individuale, chi è dotato di volontà personale tende ad influire sugli altri; a diventare un leader. Ciò lo si vede in tutte le attività, ma spicca soprattutto nella Politica e nell’Economia. Una persona volitiva tenderà ad imporre il proprio pensiero e non si adatterà a quello degli altri che gli saranno subalterni. La figura del manager industriale ben si adatta a questa descrizione. Egli, infatti, saprà indirizzare l’azienda ai traguardi ambiti, a discapito però, dei lavoratori, verso i quali non avrà scrupoli. Il manager volitivo penserà solo al profitto. Da una persona di questo tipo è inutile pretendere che si prenda a cuore la sorte dei propri dipendenti; così come al leader politico non si può chiedere di essere conciliante con i colleghi e l’elettorato di opposta fazione.

Ciò spiega bene come gli individui in cui, al contrario, la volontà dell’Anima si fa sentire, non riescano ad arrivare ai vertici di comando. La persona che ha sviluppato la volontà dell’Anima, mette a tacere la volontà personale ed agisce dietro le quinte senza cercare notorietà e potere. È invisibile ai più, ciò nonostante, la sua azione rivolta al Bene comune è potente e inarrestabile. 
Vi è una posizione intermedia occupata da quelli che, pur avendo volontà personale, iniziano ad avvertire l’espansione volitiva dell’Anima. Le due direzioni, quella verso di sé e quella verso gli altri, si combattono senza tregua portando l’individuo a disperdere le forze in perenne conflitto. Un manager in tale condizione vive una contraddizione interiore che lo conduce alla continua oscillazione tra il bene del business e quello dei lavoratori. L’etica si scontra con la legge di mercato e, se vince l’etica, il manager è sconfitto. L’equilibrio è raggiunto quando la volontà si allea con il Cuore. Allora nasce un individuo nuovo, capace di volere e di sentire; di dirigere la propria vita ed accogliere le istanze di benessere per sé e la comunità in cui opera. In tal modo, uomini come De Gasperi, Berlinguer, Moro, Olivetti, Marzotto e pochi altri politici e capitani d'industria illuminati, hanno donato e continuano a donare alla comunità il loro amore sacrificando l’io personale al Bene di tutti.

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