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Pensiero del giorno: Evoluzione e civiltà

Nel corso dei millenni si sono sviluppate, dal punto di vista della scienza dello Spirito o Sapienza antica, tre civiltà che hanno portato l’essere umano ad esprimersi al meglio secondo gli stadi evolutivi. Ogni civiltà ha portato a compimento un aspetto specifico dell’uomo che ha riguardato dapprima una ristretta elite per poi coinvolgere le masse. Durante la prima civiltà Lemure è stato sviluppato il corpo fisico ed i chakra Radice e del Sacro corrispondenti. Il corpo fisico, attraverso l’Hata yoga fu l’unico veicolo abilitato al contatto con i Piani superiori dell’esistenza. In quel periodo si sviluppò lo sciamanesimo come magia o arte del contatto con gli spiriti di natura o elementali dei quattro stati della materia e, mediante quel contatto, furono interpretati i segni divinatori che consentirono di procedere verso il futuro. La seconda civiltà Atlantidea portò lo sviluppo del corpo astrale ancorato nel plesso Solare. Mediante il rafforzamento di quel corpo si svilupparono le capacità del sentire e l’ego personale fece un balzo in avanti esprimendo il contatto con il Divino attraverso la magia tantrica o sessuale e l’incantesimo emotivo che da essa deriva. Gran parte delle tecniche persuasive del marketing odierno dipendono dal potere seduttivo delle emozioni sviluppato a quel tempo. La terza civiltà Caucasica, ancora in espansione, sta sviluppando nell’uomo i centri al di sopra del diaframma, dal Cuore alla mente. Il chakra della Gola ne governa l’espressione mediante l’uso della parola collegata strettamente alle immagini visive che sviluppano le capacità del progettare e avere visione del futuro. La meditazione è divenuta il veicolo principale di contatto col Divino per chi si affranca dal dominio condizionante delle religioni e scopre una spiritualità laica; mentre la scienza della proiezione mentale si sta affermando come pratica di manipolazione dell’energia per trarne forme sempre più rispondenti alle necessità evolutive.

Da tutto ciò comprendiamo come le tre civiltà siano intrecciate ancora oggi l’una nell’altra. Pur tuttavia, lo sforzo dell’evoluzione è ora teso verso l’ampliamento delle capacità mentali tra cui quelle telepatiche. In conclusione non c’è alcun male nel perseguire pratiche obsolete dal punto di vista evolutivo, ma è altrettanto evidente che sarebbe più efficace contribuire allo sviluppo dell’Umanità applicando metodi, procedure e tecniche confacenti al modello della civiltà odierna. Sarebbe come se volessimo utilizzare ancora il cavallo per spostarci nelle lunghe distanze. Cavalcare è senz’altro uno sport del nostro tempo ma non è più un'attività pratica per far procedere l’evoluzione.

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