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Pensiero del giorno: Discriminare passando dal Cuore

Discriminare è un’attività e un compito assai importante nella scelta della giusta direzione da compiere lungo il sentiero di perfezionamento della personalità che aspira all’Anima. Tuttavia, occorre sapere come procedere poiché riserva il rischio di fraintendere il motivo stesso del discriminare. Innanzi tutto diciamo subito che la discriminazione serve a separare e riconoscere la pula dal grano, ossia, ciò che appartiene alla personalità (pula) da ciò che appartiene all’Anima (grano). In altri termini separare le scorie dall’essenza pura dell’essere umano. Ciò non è facile anche perché ci identifichiamo spesso proprio con la personalità e, dunque, “guardiamo” alle nostre scelte da quell’ottica. 

Discriminare è azione della mente, non v’è dubbio. Quando, però, lasciamo la mente disconnessa dal Cuore la nostra scelta contemplerà il tornaconto personale e sarà viziata dalla ricerca del vantaggio e del potere. Se, al contrario, poniamo la mente sotto il dominio del Cuore la nostra scelta volgerà al Bene comune e non darà spazio a fraintendimenti o pendenze emotive quali pregiudizi, supponenze, incomprensioni e rancori. Il Cuore consente la visione delle cose dal verso giusto, quello senza compromessi personali; quello che ascolta le parti in gioco e le coniuga secondo equilibrio e complementarietà. Il Cuore comunica alla mente la giusta direzione affinché il bivio della discriminazione non diventi un muro di isolamento ma un’opportunità di incontro nel rispetto dell’innocuità.

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