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Il percorso evolutivo

L'Uomo è un essere di transizione, ossia, l'anello di congiunzione tra il Regno Animale e il Regno Divino. Inizia il cammino evolutivo sviluppando, dapprima, la sfera degli istinti: riproduzione, autoaffermazione e aggregazione.

La ragione prende, poi, il graduale controllo e trasforma le pulsioni ancestrali in creatività della mente. Infine, l'intuito svela il linguaggio dell'anima e l'essere umano raggiunge la meta spirituale.

Analogamente, ciò avviene per l’Umanità, considerata come un organismo unitario in evoluzione. Essa procede, infatti, da una condizione infantile incentrata sull'egoismo istintivo, ad una età matura basata sull'altruismo e la cooperazione fraterna. Attualmente, la progenie umana, in fase adolescenziale, sta attraversando un periodo di crisi e di sconvolgimenti emotivi che, tradotti in avvenimenti sociali, muteranno le vecchie forme in nuove realtà.

L’incessante spinta verso la Fratellanza, ha condotto l'Umanità attraverso i secoli, in alterne vicende, fino al risveglio nelle masse del barlume della ragione. Dal Medio Evo al Rinascimento, il misticismo emotivo ha lasciato spazio alla razionalità della mente. In seguito l'Illuminismo ha aperto un varco nelle coscienze e la rivoluzione francese ha sancito il diritto del nuovo cittadino alla Libertà, Uguaglianza e Fraternità.

Più tardi, dal principio di libertà, è nato il sistema socio-economico del capitalismo che, interpretando la libera espressione del talento individuale, come appropriazione di spazio ha, illusoriamente, condotto il singolo all’espansione personale, esaltandone competizione e concorrenza; mentre le Nazioni, sospinte dalla stessa onda, hanno conquistato nuovi mercati, assoggettando popoli e territori alle mire speculative della globalizzazione economica.

D’altro canto, dal principio di eguaglianza interpretato sul piano materiale come parità di peso, anziché uguaglianza dell’essenza umana, è nato il Comunismo, che ha prodotto in fine un appiattimento collettivo e un livellamento delle capacità individuali e nazionali. Nella illusione che il peso delle masse potesse equilibrare il potere dei potenti, ha creato enormi apparati burocratici che ne hanno, di fatto, frenato la spinta ideale. Occorre comprendere che peso contro peso non produce uguaglianza ma contrapposizione e conflittualità; così come spazio contro spazio, senza integrazione, produce intolleranza e costruisce prigioni. In termini economici il burocratismo comunista ha appiattito il mercato mentre, per tutta risposta, il neo liberismo capitalista ne ha reso schiava l’Umanità.

Ora dobbiamo volgere ad età matura e saper coniugare il principio di libertà con quello di uguaglianza su di un piano superiore a quello materiale, per dar vita al terzo fattore: la fratellanza. Una fratellanza figlia della libera espressione creativa dell’individuo, nel riconoscimento dell’equanime potenzialità di tutti gli esseri umani.

A tutt’oggi questa è la sfida, questo lo scopo, per cui i valori di libertà di espressione, giustizia sociale e cooperazione nel libero scambio, devono entrare sempre più nella mentalità comune ed essere riconosciuti ed attuati dai governi di tutti i Paesi, così come sono scritti nella “Dichiarazione dei diritti dell’Uomo”, fondamento delle Nazioni Unite.

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