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Pensiero del giorno: I segnali inascoltati

covid19Il Covid 19 non è ancora scomparso ma si sta adattando a noi e noi ad esso. Che cosa è successo nel sottile e che cosa ci ha voluto e vuole ancora comunicarci?
È da qualche anno che ci arrivano segnali preoccupanti sullo stato del pianeta e sulle condizioni disumane di gran parte dell’umanità; ciò nonostante, non siamo riusciti a cogliere il filo rosso che li ha collegati, preannunciando quest’evento epocale la cui drammaticità è il prodotto di tutti i segnali sfuggiti alla nostra vista miope.
Gli eventi climatici catastrofici hanno moltiplicato la forza distruttiva su tutto il globo; l’intensità delle eruzioni vulcaniche hanno circondato i continenti in un cerchio di fuoco; i terremoti hanno provocato assestamenti di tutte le placche tettoniche; gli uragani hanno aumentato la loro forza flagellando coste e città; le inondazioni e gli tzunami hanno travolto milioni di insediamenti urbani; gli incendi prima in Amazonia, poi negli Stati uniti e infine in Australia hanno distrutto milioni e milioni di alberi e migliaia di animali, devastando il territorio. Per non parlare della siccità che decima le popolazioni del terzo mondo e i bambini dell'Africa.
In sintesi, i segnali prodotti dalla Natura sono stati significativi ma noi esseri umani invece di ascoltarli, abbiamo proceduto imperterriti sulla strada della deforestazione, della cementificazione e in generale, abusando l’ambiente nell’assoggettarlo alle logiche della crescita economica. I mercati prima di tutto!
Non è bastato nemmeno il ricorso ai valori ecologici dell’umanità. Il dare forza ad una ragazzina di 16 anni, mettendola in condizione di essere ascoltata dai grandi del pianeta fino alle Nazioni Unite, per gridare il dolore della Terra. Nemmeno Greta è riuscita, nonostante la veridicità dei suoi moniti, a smuovere il potere degli interessi commerciali e delle speculazioni neoliberiste.

Allora che fare?

A Madre Natura, suo malgrado, non è rimasto che un espediente ben collaudato da milioni di anni a questa parte: il virus epidemico. In passato ha utilizzato peste e colera. Ora è stata più benevola... ha messo in circolazione un virus che non è così letale come i precedenti, ma è tanto più contagioso da sconvolgere il mondo nell'era della globalizzazione. Il rincaro delle materie prime sta facendo lievitare i prezzi di tutte le merci e l'inflazione galoppa. Il virus è l’unico strumento capace di sfondare in un attimo il muro di gomma della superbia e presunzione umana. In un attimo o quasi... tutti a casa. Lo smog delle città è sparito. L’aria è tornata pura come non accadeva da decenni. Non più incidenti sulle strade. Diminuiti d’un botto i crimini! Riesumato il senso di solidarietà e di vicinanza pur nella lontananza fisica. Mai come ora la nostalgia di baci e abbracci; della necessità di volersi bene. Ed eccoci qua, tutti a dire, con il senno di poi, che dobbiamo urgentemente investire nella sanità, migliorare l’ambiente, sostenere economicamente persone e attività. Speriamo che questi buoni intenti rimangano anche dopo la crisi e producano i cambiamenti necessari a ristabilire l'Ordine e il Ritmo di una vita centrata sui Valori primari dell'uomo anziché sul valore delle cose. Niente dovrà essere più come prima! Dovremo migliorare dentro di noi e fuori di noi, altrimenti Madre Natura sarà costretta a sottoporci a prove ben più drastiche. Uomo avvisato... mezzo salvato.

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