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Iniziazione 4 settembre 1956
Ognuno di voi dovrebbe essere consapevole, a questo punto, di essere sia nella formazione sia nel processo di prendere l’iniziazione. In questo momento particolare voglio chiarire un po’ quest’argomento in modo che possiate collaborare più intelligentemente con i vantaggi offerti da questa particolare opportunità ciclica.
Come ho già detto in precedenza, questa Presentazione della Forma-pensiero deve essere portata in manifestazione attiva con il corpo dell’umanità da un grande gruppo di discepoli dedicati che, nella loro attività, esteriorizzeranno una coscienza di gruppo ashramico.
Questa coscienza di gruppo ashramico è una sintesi degli ashram del Primo, Secondo e Settimo raggio nella sua forma esteriorizzata. Per poter più chiaramente comprendere che cosa significa questo per voi, che cosa significa per l’umanità nel suo complesso, vi chiarirò in qualche modo il rapporto tra la Gerarchia e il nuovo ashram, e anche il rapporto tra la Gerarchia e l’umanità attraverso il nuovo ashram.
Quei discepoli che sono attratti a servire con questa Presentazione della Forma-pensiero durante questo particolare periodo della sua venuta in incarnazione, si sono incarnati per farlo e sono venuti da uno dei tre ashram di cui abbiamo parlato in precedenza. Questi discepoli si trovano attualmente in una posizione estremamente difficile per numerose ragioni che accennerò adesso.
Questi discepoli hanno raggiunto quel punto di sviluppo evolutivo che li ha portati a livelli animici come candidati all’iniziazione. Ma la coscienza nella personalità, nella maggior parte dei casi, è attualmente inconsapevole del punto di sviluppo raggiunto, e inconsapevole per quello che riguarda il processo iniziatorio per quanto è in rapporto con essi.
Non permettete a voi stessi di accumulare annebbiamento attorno a questo fatto, poiché ogni iniziazione comprende in qualche grado la trascendenza o la padronanza della natura formale.
Il gruppo sta prendendo l’iniziazione, invece dell’iniziazione individuale, sebbene l’individuo sia naturalmente compreso nell’attività di gruppo.
Forse sarebbe in qualche modo più facile per voi capire questa particolare situazione se comprendeste che proprio come voi siete nel processo di evoluzione o crescita, così la Gerarchia è in un processo di evoluzione o crescita. Quando l’umanità risponde agli sforzi che vengono proposti dalla Gerarchia, e agli sforzi che vengono proposti dal Gruppo Mondiale dei Discepoli, quando si producono nuove situazioni (e questa è una terminologia inadeguata) all’interno della coscienza dell’umanità, la Gerarchia deve affrontare queste situazioni con nuovi metodi, nuove tecniche. Questo sforzo è un risultato, diciamo, di una risposta da parte della Gerarchia per affrontare le condizioni in cambiamento all’interno della stessa coscienza dell’umanità. Essendo iniziato in questo momento dalla Gerarchia e da quei discepoli che stanno collaborando con la Gerarchia, è di natura sperimentale. Se avrà successo, cambierà il processo iniziatorio per quel che riguarda l’umanità.
Vorrei evidenziare un altro punto in questo particolare momento: questa iniziazione sarà presa da alcuni discepoli in un’unica incarnazione, da altri in tre incarnazioni, a seconda della potenza, della potenza del gruppo, che si stabilisce attraverso un’attività ciclica all’inizio dell’attività del gruppo. A seconda dell’abilità del gruppo, al suo inizio, di stabilire una potenza ciclica, un potenziale ciclico di potere, verrà determinato il periodo di tempo, un’incarnazione o tre, in cui questa iniziazione potrà essere completata. Di nuovo, l’iniziazione consiste non solo nell’espansione della coscienza, ma principalmente nell’esteriorizzazione della coscienza del gruppo ashramico nella consapevolezza del cervello dei membri del gruppo, e come risultato, nella manifestazione del Piano per l’umanità attraverso l'attività di servizio dei gruppi.
Il gruppo soggettivo a cui appartiene l’individuo sui livelli animici può non essere necessariamente lo stesso gruppo con cui questi lavora nel mondo esterno.
Ora consideriamo molto, molto attentamente e con molta chiarezza: qual è il rapporto tra la Gerarchia e quei discepoli che si sono candidati all'iniziazione e cooperano con la Gerarchia come risultato di una decisione animica, in questo nuovo sforzo?
Che sui livelli animici, questi sono già membri dell’ashram, sebbene il loro posto in quell’ashram sarà differente secondo il punto individuale di sviluppo.
Sui livelli animici, quindi, secondo il punto di sviluppo, ognuno condivide ad un certo grado lo stato di coscienza Gerarchico che è il punto di focalizzazione per quell’ashram.
In altre parole, sui livelli animici c’è contatto con la Gerarchia a quel grado che è determinato dal punto di sviluppo individuale. E qui è estremamente importante che comprendiate un concetto: è diritto divino del discepolo condividere qualsiasi cosa della coscienza Gerarchica con cui egli, per il suo sviluppo, è in grado di mettersi in contatto. Qualsiasi conoscenza, qualsiasi comprensione, qualsiasi cosa della Luce, dell’Amore e il potere della Gerarchia egli è in grado di contattare come risultato di questo sviluppo sui livelli animici, è nel suo diritto divino. Inoltre, è sua prerogativa divina fare di quella conoscenza, di quella luce, di quell’amore e di quel potere qualsiasi uso egli voglia.
Comprendete questo: sui livelli Animici, ora voi funzionate all’interno di un ashram. Voi sarete formati sui contatti di Anima, Mente e Cervello che vi renderanno possibile utilizzare la Scienza dell’Impressione secondo il vostro sforzo iniziatorio. In questo modo, voi stessi definirete, con l’uso, l’applicazione delle tecniche che riceverete, il vostro contatto (e non intendo che riceverete la comunicazione come voi pensate alla comunicazione, ma che sarete messi in contatto con la coscienza Gerarchica, quindi condividerete la sua conoscenza e applicherete tale conoscenza alle vostre volontà di farlo).
È quell’atto creativo di volontà che formula, che crea un'attività di servizio programmata.
Quando ci riferiamo ad un’attività di gruppo, non parliamo necessariamente di un'attività svolta da un gruppo di individui sul piano fisico in costante contatto fisico tra di loro, ognuno che svolge la stessa attività. Questo, a cui mi riferisco, è un gruppo nel senso che è uno stato condiviso di coscienza. Ogni membro non solo condivide la coscienza di ogni altro membro, ma anche la coscienza di quello che adombra il gruppo. Ognuno condivide un proposito comune, un obiettivo comune. Dunque ognuno contribuisce allo sforzo del gruppo per mezzo della sua attività individuale, che è il suo contributo allo sforzo di gruppo.
Questo è ciò che esteriorizza il gruppo: che ogni individuo contribuisce allo sforzo di gruppo attraverso la sua incorporazione e la sua applicazione della coscienza condivisa.
E questo è un concetto importante. Intendo, non è il concetto di una squadra; questo è più di una squadra. È il concetto di una squadra, più uno stato condiviso di coscienza, e quella squadra può essere accordata in tutto il mondo in modo che uno dei suoi membri può essere a New York, e un altro membro lavorare a Chicago e un altro ancora a Los Angeles. Vedete? Ogni individuo ha la coscienza di gruppo, ogni individuo contribuisce al gruppo e alla coscienza insieme all’attività. E anche se sul piano fisico delle apparenze ci saranno quattro individui come membri di un solo gruppo, nella coscienza del cervello fisico sarà condivisa la stessa coscienza di gruppo.
Comprendete che il discepolo è collegato alla Gerarchia all’interno della coscienza di gruppo ashramico e non discutete né parlate di questo rapporto nel mondo esterno.
Ora considerate questo vasto gruppo di discepoli che costituiscono tre ashram che funzionano o si uniscono in una sintesi di coscienza con il proposito di soddisfare i bisogni dell'umanità in questo momento. Considerate questo vasto gruppo con i suoi membri che funzionano in tutto il mondo, attraendo a sé, attraverso i membri, tutti quegli aspiranti nel mondo che sono pronti ad essere posti in rapporto con la Gerarchia e l’umanità mediante un’attività di servizio che sarà ispirata dal Gruppo Mondiale dei Discepoli.
Poi qui c’è di nuovo un altro vasto gruppo, in effetti molto più grande del Gruppo Mondiale di Discepoli, un altro vasto stato di coscienza che formerà un altro legame nel ponte tra Gerarchia e umanità. Questi aspiranti, se da un lato non vogliono essere o non saranno candidati all’iniziazione in questo momento particolare, sono entrati in quella preparazione che li porterà al punto di applicazione in incarnazioni successive.
La “idea di gruppo” quindi sarà trasferita a questo grande gruppo di aspiranti, e l'inizio di un'integrazione di coscienza sarà iniziata dai discepoli che funzionano in rapporto agli aspiranti allo stesso modo in cui la Gerarchia funziona in rapporto al Discepolo. Ogni discepolo quindi inizia a formare il suo piccolo ashram che è un riflesso nella coscienza su di un livello inferiore a quell’ashram all’interno del quale egli trova posto.
Al di sotto del livello dell’aspirante c’è la massa dell’umanità. Proprio come la Gerarchia deve collegare i discepoli all’aspirante, il discepolo deve collegare l’aspirante all’umanità, in modo che quegli aspiranti devono essere ispirati e impressi per servire l’umanità lungo le linee dettate dal Piano Divino.
Questo è il significato di discepolato quando il gruppo inizia la sua attività di servizio programmata e quando questa attività di servizio manifesta il Piano Divino. Il gruppo prende l’iniziazione, e gli aspiranti che sono collegati a quel gruppo particolare si spostano su nel punto di applicazione. Man mano che si spostano in su nel punto di applicazione, quell’aspetto o quella parte dell’umanità collegata a quei particolari aspiranti si sposta in su nel posto dell'aspirante. E così il processo di iniziazione non coinvolge un unico stato di coscienza particolare, o un solo gruppo, ma coinvolge la coscienza, tutta la coscienza per quel che riguarda l’umanità che sta al di sotto del suo particolare punto di sviluppo. Inoltre, la stessa corrispondenza viene attuata sopra come sotto.
Quando la massa dell’umanità prenderà l’iniziazione, ci sarà un deciso cambiamento in tutti i regni al di sotto del regno umano.
Il concetto più importante da tenere a mente è: che cosa significa iniziazione? Non significa realizzazione individuale. Perché, indipendentemente da ciò che potrete raggiungere come individui, o da quanto spirituali o da quanto infusi d’anima, o effettivamente coscienti d’anima potrete diventare, la vostra iniziazione dipenderà da questo intero movimento della coscienza che ho descritto sopra.
Quindi, è quanta realizzazione voi rendete possibile, ispirate ed imprimete, per tutti coloro che sono direttamente collegati a voi nei livelli inferiori di coscienza. E io non intendo “direttamente collegati” nel modo in cui pensate voi; mi riferisco piuttosto ai gruppi “di raggio”.
In altre parole, è secondo quanti aspiranti potrete portare in rapporto, e quanti membri dell’umanità porterete in questo rapporto come gruppo. Per quanto riguarda il raggio, sarebbe il rapporto del raggio animico e del raggio della persona.
In questa nuova attività il rapporto riguarda molto più particolarmente il Primo, il Secondo e il Settimo Raggio. Quasi tutti coloro che prenderanno parte all’attività iniziale da ora ai prossimi cinquant'anni si troveranno nell’uno o nell'altro di questi raggi.
Entrando nel campo dell’insegnamento scoprirete di attrarre coloro che sono karmicamente collegati a voi come studenti. E questi si troveranno compresi in quella combinazione di raggi con cui voi siete collegati in particolare. Fino a quando non ci sarà maggior conoscenza del vostro rapporto con i vari raggi, o varie combinazioni di raggi, è un po’ difficile per voi provare a stabilire o definire le combinazioni di raggi con le quali potreste lavorare. Inoltre, posso aggiungere che questo varia a seconda del punto di sviluppo individuale.
L’iniziazione, questa particolare iniziazione, che è una combinazione di tante, e che, ricordate, è un nuovo sforzo, un nuovo piano, un nuovo metodo, dipende dalla capacità dei discepoli (intesi come gruppo) di elevare la linea di coscienza che sta sotto di esso. Dipende dalla sua abilità di manifestare quell’aspetto del Piano Divino con cui il gruppo è in particolare collegato. E quel Piano collega sempre all’evoluzione della coscienza. Così, ad essere interessata, non è l’evoluzione della sua coscienza (sempre parlando del gruppo); ma anche l’evoluzione di quella coscienza che sta sotto di esso, e il comprendere che deve non solo espandere la coscienza dell'aspirante, ispirarlo al servizio, ma farlo in modo tale da collegare l'aspirante con l'umanità stessa. Quando il Piano si manifesta all’interno del corpo dell’umanità in senso di massa, il discepolo prende quell’iniziazione.
Ricordate, siamo entrati nel periodo in cui l’esoterico diventa essoterico; il soggettivo diventa oggettivo.
Comprendete che il riconoscimento di questi concetti, riconoscimento di ciò che è, porta in manifestazione ciò che è. Il riconoscimento di un concetto di verità porta quel concetto di verità nella coscienza in cui è assorbito, assimilato e in cui è infine compreso.
Maestro R.