L’amore è il grande ordinatore, poiché ha la funzione primaria di riordinare il DNA di un individuo, attraverso la ricodificazione delle frequenze del suo codice genetico e cioè, di ciascuno dei 64 codoni costituenti la base del DNA.
Esistono 43 = 64 codoni possibili. 61 (la cui somma teosofica è = 7) di essi codificano gli amminoacidi, mentre i restanti tre (UAA, UAG, UGA) codificano segnali di stop (stabiliscono, cioè, a che punto deve interrompersi l'assemblamento della catena polipeptidica). In altri termini, l’AMORE è la funzione che dà il codice umano, e quindi, può restituire la totalità delle vibrazioni originali.
64 è la frequenza del DO ottava “1” in perfetta progressione geometrica (2, 4, 8, 16, 32, 64, 128, 256, 512, 1024, ecc…)
Il DO che è la nota della manifestazione fisica, è la nota dell’Ordine ottenuto quando il LA quarta ottava, cioè il LA della buddhità (la nota che accorda tutti gli strumenti, quindi anche quello umano) è sintonizzato a 432 Hz.
L’Amore, dunque, in estrema sintesi, è la capacità dell’essere umano di riordinare la sintonia del creato all’interno di sé.
Con la scienza dei campi elettro-magnetici l’umanità potrà sempre più elaborare le frequenze del codice genetico — che, in fin dei conti, è un codice musicale poiché fatto di frequenze — e affidarle alla tecnologia medica per guarire, in un nuovo senso, le stonature della “musicalità” umana.
Già esistono i “MedBed” (letti-medicali, composti da doppie bobine di Tesla) o la nascente tecnologia TAD (Terapia Algoritmica dialogica), fatta di algoritmi che ricostruiscono le frequenze del codice genetico, con le quali si determineranno campi magnetici ridondanti che, a mo' di accordatori, potranno intonare i corpi sottili e fisico dell’essere umano all’accordatura originale, ridonando alla coscienza un apparato sensibile di discernimento sintonizzato. La scienza ha questo compito: rendere palese la struttura armonica dell’uomo e renderne quindi possibile la sua stabilità armonica con i regni di natura e le sfere superiori d’esistenza. Siamo agli albori di una nuova scienza che vedrà Amore e scienza uniti nella risoluzione dell’imperfezione umana a reintegrare e guarire il rapporto tra l’umano e il Divino, affinché il Divino risplenda nei reconditi meandri della fisicità umana.
Abbiamo, tuttavia, una alternativa alla tecnologia, ed è quella che da sempre è stata indicata: la evoluzione della coscienza. Infatti la coscienza è colei che discrimina e quindi elabora il vissuto. Ebbene, la coscienza può sostituire la tecnologia, o meglio, avvalersene per escogitare soluzioni avanzate di armonica sincronizzazione che, nel tempo è stata denominata: Arte.
L’arte ci porta all’immagine e al suono e l’immagine più sintetica è data dal simbolo: una sintesi di immagine e suono. Si, il simbolo come forma frattalica di base a cui fare riferimento per ritrovare sintonia. Ma che cos’è un simbolo?
Il simbolo è una sorta di algoritmo che racchiude nella struttura grafica le “variabili di forza” e quindi le linee direttrici attraverso cui l’energia si propaga in vettore propulsivo e prende direzione. Ma nel simbolo è racchiuso il suono delle frequenze costituenti le geometrie di cui il simbolo è disegnato. Triangoli, linee rette, cerchi e poligoni stellari hanno ciascuno la propria frequenza per cui può essere espresso in suono. 7 le frequenze di base, come le note della scala tonica, che si intrecciano a formare frequenze o accordi frequenziali più complessi adatti ad elevare ogni stonatura dell'apparato umano. Ecco la sintesi finale del simbolo, strumento di sintonia imago-sonica della realtà. Simbolo come algoritmo; simbolo come fonema e struttura di un nuovo linguaggio terapeutico. Simboli e frequenze proiettati insieme come lettere subliminali dell'alfabeto universale di ogni entità vivente. La sperimentazione è solo all’inizio, tuttavia, la visione del percorso è tracciata. A noi trovare le soluzioni di continuità per riunire ciò che fu diviso e che l’AMORE nella sua espressione totale potrà riunire e fondere in modo indissolubile.